IRIS SHOT
NUOVA TRILOGIA SEPIA: DALLA RADICE AI PETALI
SEPIA, nasce la nuova collezione di Olfactive Studio: sei Extraits de Parfum dalle composizioni preziose e raffinate che risaltano l’aura di eccezionali materie prime altamente concentrate (20%).
Ogni Extrait de Parfum della collezione Sepia esalta una materia prima o un accordo particolare. La prima trilogia creata dal profumiere Bertrand Duchaufour, si ispira ai paesaggi della Land Art del fotografo Martin Hill e mette in risalto la Vanilla, il Cuoio e un accordo chypre attraverso Vanilla Shot, Leather Shot e Chypre Shot.
La seconda trilogia è ad opera del maestro profumiere Dominique Ropion. Ispirato a tre fotografie di Roberto Greco, questo trittico floreale riunisce universi olfattivi e visivi e presenta Iris Shot, Violet Shot e Rose Shot. La fotografia e la fragranza fanno eco e si valorizzano a vicenda. Le note di rosa, iris e violetta esaltate negli Extrait sono dei grandi classici della profumeria e, Dominique Ropion, è riuscito a reinventarli per esprimere l'incredibile ricchezza di questi ingredienti. È la radice dell'iris in Iris Shot, è quando la nota "di foglia" di violetta lancia il suo incantesimo in Violet Shot e sono i petali di rosa dalle capacità ammalianti in Rose Shot.
Olfactive Studio ha scelto questo grande estimatore e maestro dei fiori chiedendogli di dichiarare ancora una volta il suo amore per queste materie prime: un impegno che è come un rinnovato atto di fiducia frutto di una collaborazione nata 24 anni fa con Céline Verleure, quando lavorarono insieme per Kenzo. Quel legame non è mai appassito e nemmeno i fiori di Roberto Greco, eterni oggetti di bellezza che soggiogano e magnetizzano lo sguardo. Questo cast di fiori freschi senza tempo, eternamente in fiore, è stato creato appositamente per la trilogia, ispirando la visione del profumiere.
PerfumerDominique Ropion
Dominique Ropion è il profumiere più conosciuto e riconosciuto del 21 ° secolo. Crea fragranze potenti con personalità forti e celebra composizioni floreali.
È nato e cresciuto a Parigi. Sua madre e suo nonno lavoravano alla Roure, un'importante azienda di profumi. Scoprì presto la professione, ma si dedicò ad essa solo molto più tardi, quando fece uno stage a Roure dopo aver completato gli studi di fisica. La prima fragranza che creò fu un successo: Ysatis di Givenchy, 1984.
Dopo un periodo di 12 anni con Roure, entrò a far parte di Jean-Louis Sieuzac a Florasynth, dove lavorò per 10 anni creando, tra le altre fragranze, Kenzo Jungle l'Eléphant nel 1995. Fu in quel periodo che conobbe l’art director di Olfactive Studio, Céline Verleure, che all’epoca era il direttore del marketing internazionale di Kenzo Parfums. La collezione Sepia è stata l’opportunità per loro due di divertirsi a lavorare di nuovo insieme dopo 24 anni!
Nel 2000, Dominique Ropion entrò a far parte della casa profumiera IFF, dove lavora ancora oggi. Questa nuova opportunità fu come una boccata d’aria fresca che gli ha fornito un nuovo slancio creativo. Tra i suoi ingredienti preferiti ci sono i fiori classici come rosa, gelsomino, tuberosa, violetta, cassia, fiori d'arancio, oltre che alle note animali e legno di sandalo.
PhotographerROBERTO GRECO
Cittadino svizzero di origine italiana, Roberto Greco è un orticoltore di professione e studia fotografia e comunicazione visiva.
Il suo lavoro fotografico è in parte professionale e in parte di ricerca e il modo in cui costruisce i suoi soggetti mostra diligenza e meticolosità. Che scatti un ritratto o una natura morta, la visione del mondo reale di Roberto Greco è piena di meraviglie, che si traducono in metafore e sgargianti effetti da sogno.
Usa la luce per dipingere un particolare del suo soggetto e ferma il tempo in un preciso momento per regalarci qualcosa da contemplare. Le sue immagini sono spesso molto più complesse di quanto appaiano a prima vista, e suggeriscono un enorme savoir-faire iconografico, in particolare per quanto riguarda la pittura.
Roberto Greco non disdegna i dettagli umoristici o cinici che aiutano a distanziare il suo lavoro da stereotipi e riferimenti artistici.
Testo di Marco Costantini - Storico dell'arte e curatore presso il MUDAC.
www.grecoroberto.biz/